
Bucarest a cuore aperto:
La città che non ti aspetti!
L’ignoto
C’è un certo fascino nell’andare incontro all’ignoto, nel prenotare un viaggio all’ultimo momento e lasciarsi sorprendere da una città, dai suoi sapori e dalla sua cultura.
Non avevo mai valutato la Romania, per l’esattezza Bucarest, come viaggio d’avventura, ma devo dire che mi ha sorpresa!
Ho la fortuna di avere un’amica folle quanto me, una viaggiatrice instancabile che, oltretutto, parla rumeno.
Così, abbiamo deciso di partire e nel giro di pochi giorni abbiamo cavalcato le nuvole: lei dall’Abruzzo, io dalla Lombardia, per ritrovarci direttamente a Bucarest.



L’impatto iniziale

Bucarest non mi sembrava tra le mete imperdibili, eppure appena sono arrivata, ho capito che c’era molto più di quanto immaginassi.
Adesso questa città la porto nel cuore, ricordo in modo vivido il contrasto tra palazzi imponenti dall’aria regale e stradine vecchiotte dove la gente per vivere si arrangia con quello che ha.
In periferia, la vita delle persone che scorre nel traffico, vecchie macchine che percorrevano le strade.
In città, i caffè nascosti nelle stradine, i fotografi alla ricerca dello scatto perfetto e i turisti che si muovevano incuriositi.
Era tutto un gioco di contrasti, storie che si scontrano e si fondono per catturare gli sguardi e i cuori di tutti.




Sentire

Bucarest la devi saper sentire.
Devi capire il rumore dei tram che sferragliano, le voci confusionarie nei mercati, la musica dei locali che prorompente esce fuori e si mischia alle altre creando un ordinato caos.



Sentire il profumo intenso dei mici e dei covrigi appena sfornati, il profumo delle strade percorse e ripercorse, il profumo di sali da bagno delle terme. Ogni angolo raccontava una storia diversa e noi eravamo lì per ascoltarle, rubarle e portare un pezzetto di Bucarest a casa con noi.




L’atmosfera

Ci sono momenti in cui sembrava di essere fermi nel tempo, una libreria dalle pareti infinite, una moschea cattura sguardi, opere d’arte che prendono vita. Altre volte, invece, c’erano vibrazioni diverse, le strade si animavano, la città accelerava e diventava frenetica, imprevedibile.



I remi di una barchetta che scivolano nell’acqua, rincorrere tram e treni per tutta la città sotto la pioggia, una birra annacquata e mangiare cibi tipici per poi perdersi nei mercati.

Tutti questi contrasti hanno reso il nostro viaggio a Bucarest indimenticabile, abbiamo colto ogni più remoto angolo per assimilare tutta l’energia frenetica e confusionaria che questa città ti regala.



Bucarest a cuore aperto

Bucarest mi ha insegnato che spesso le città un po’ meno considerate sono quelle che lasciano il segno.
Mi ha insegnato che i posti più autentici non si trovano sulle guide turistiche, ma nelle chiacchiere e i consigli della gente del posto, nei vicoli in cui ti perdi senza paura, nei momenti e nei viaggi del tutto improvvisati che diventano ricordi preziosi.
Il viaggio a Bucarest mi ha rapita completamente, ancora oggi sorrido pensando a quegli istanti e alla bellezza dell’improvvisazione.
Se sono riuscita a trasmetterti ciò che ho provato e sei curios@ di vedere questa città, ti piacerebbe avere una guida sui posti che abbiamo visto, su come spostarti con i mezzi e magari anche sui posti migliori dove mangiare?

Raccontami di te!
Sei mai stat@ in un posto che ti rapit@ completamente? Hai mai preso un volo all’ultimo e fatto pazzie?
Raccontami la tua esperienza nei commenti, oppure scrivimi sui miei social.


